martedì 20 aprile 2010

Marx 2009/2010: IL RISVEGLIO (prima puntata)

Il seguente mini-racconto è una striscia che il nostro giornale proporrà nei prossimi numeri, e che vedrà impegnato il più grande filosofo della storia nella città di Milano ai giorni nostri. E’ intenzione dell’autore dare una chiave di lettura di quanto sta avvenendo nel nostro Paese in modo umoristico…ma non troppo.

IL RISVEGLIO
E’ una sera come tante a Milano. Frotte di pendolari che scappano per raggiungere gli ultimi treni disponibili, la città sembra svuotarsi. In piazza Duomo c’è il solito viavai umano. Vicino alla scalinata della Cattedrale, si vede un uomo barbuto steso che sembra svenuto. Una tipica donna della Milano “bene”, incuriosita e alquanto schifata per questa visione, si avvicina all’uomo steso per terra e con l’altezzosità che la contraddistingue, dopo essersi prudentemente coperta la mano con un fazzoletto e brandito il suo ombrello, scuote il malcapitato e lo sveglia. Appena aperti gli occhi, l’uomo si sente travolgere da una frase da milanese benpensante: “We te Islam, non si può mica dormire qui”. E’ strano questo barbone qui; vestito in abiti ottocenteschi, molto curato e con una faccia da brava persona. Guarda sconvolto, e allo stesso tempo stordito la signora: “Ma…ma dove sono?”
Sullo sfondo si notano due “guardie padane” che guardano la scena insospettiti. Col tono tipicamente baldanzoso e tracotante che solo un figlio del Po può avere, uno dei due si avvicina all’uomo e gli urla: “Alura, qui non si può stare neh!!”. L’altro sembra divertito dalla scena e porta le sue labbra all’orecchio dell’uomo sussurrandogli “ Islam vai a pregare Maometto da un’altra parte, fora di ball!”. Visibilmente scosso, lo sfortunato si presenta: “Sono Karl Marx, ma dove sono? Chi siete?”. I due scoppiano a ridere, non credono assolutamente a quanto sta dicendo questo povero pazzo. Divertiti gli passano un volantino e lo salutano dicendo: “Barbun, tieni la foto del tuo leader”. Strana foto quella nelle mani del filosofo. Era un semplice volantino. Questo pezzo di carta era in realtà una delle solite brochure del Pdl, col faccione di Silvio Berlusconi e con lo slogan “PRESIDENTE OPERAIO”. Quasi rinfrancato, dopo quanto accadutogli, Marx pensa: “Allora le mie teorie han dato i loro frutti”


Nel prossimo numero....due ragazzi con un sorriso angelico si avvicinano al nostro Karl. Tra le mani tanto amore e tanti interessi, ma soprattutto una fetta di torta. No, Marx, fai attenzione alla tua anima, sono....alla prossima puntata!

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