domenica 19 settembre 2010

Simbolismi alpini



"Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di
distruggerlo. Sono gli uomini che
conferiscono potere ai simboli. Da solo un
simbolo è privo di significato, ma con un
bel numero di persone alle spalle fare
saltare un palazzo può cambiare il mondo." V per Vendetta

Iniziare il mio nuovo pezzo con questa frase è una dedica alla mia fidanzata, che proprio con questa frase chiude la presentazione della sua tesi di laurea. Brava amore...

Ebbene sì, parliamo di simboli. Adro 2010 come l'italica Roma del Ventennio e la ariana Berlino nazista. Argomento ostico quello dei simboli e dei segni. La mia carriera universitaria è tutta una semiotica, ho i brividi al solo pensiero. Ore ed ore di sonno perse, perchè realmente non ci si capiva e non ci si capisce una mazza. (ovviamente non mi pongo nemmeno lontanamente con i dottori o gli ingegneri che leggeranno questo pezzo).
In Italia i simboli sono importanti. Vedi le croci che campeggiano dovunque...le tante sigarette attraversate da una barra trasversale rossa...eppure il sole delle Alpi in una scuola elementare non ce lo aspettavamo..sarà un preludio di scuola simil-Villaggio dei dannati (quel capolavoro cinematografico degli anni '60, poi anche riproposto nel remake anni Novanta).
Questa storia, però, a prima botta, mi ha ricordato un altro film, Pleasentville. Il lungometraggio parla di una cittadina perfetta, dove i ragazzi non sanno nulla, le biblioteche sono piene di libri bianchi e il diverso è a colori, mentre tutto il resto è in bianco e nero. Dove oltre Pleasentville non c'è nulla. Il diverso, e ciò che è diverso, viene osteggiato e perseguito con violenza fisica e verbale. Chi vuole fare di Adro una nuova Pleasentville? La Scuola, dedicata a Miglio, il padre della fantomatica Padania e delle altre due macroregioni italiane, è già stracolma di Sole delle Alpi (simbolo della Lega Nord)..sui cestini, sulle porte, sulle sedie...credo manchi proprio dove ce n'era più bisogno...dove può davvero dare ispirazione..nell'interno dei bagni, proprio sulle porte dei gabinetti..
Talmente ridicola e triste questa storia, che persino Maroni, il ministro degli Interni nonchè uno dei maggiori leader del Carroccio, si è detto perplesso su questa modalità di istruzione. La signora Gelmini (che dolore chiamarla ministro), un primo momento terrorizzata dalle reazioni padane non aveva battuto ciglio, per poi rinsavire, rinfrancata dalle posizioni non concilianti del collega, e decidere la rimozione dell'esuberante simbologia padana.
Segnali di sdegno anche dalle altre forze politiche, corse ad Adro a manifestare contro questo scempio. Ma i cittadini della piccola località bresciana cosa dicono? Nulla! Fa riflettere e mette i brividi questa cosa...barattare la capacità intellettuale dei propri figli in nome di una struttura nuova verde fiammante.
No signori miei, questo no! Non ve lo permettiamo..è ingiusto che i vostri figli, già bombardati da mattina a sera dalle telepromozioni berlusconiane, siano sottoposti all'irradiazione continua del sole delle Alpi. Rincoglioniti sarete voi...ma vi prego lasciate una speranza alle prossime generazioni..contro ogni Pleasentville.

domenica 5 settembre 2010

AAA cercasi Dio, no perditempo



In questi giorni, mentre l'Italia pare essersi risvegliata da un torpore immobilizzante con le contestazioni più che mai giuste a Dell'Utri e più organizzate, emulative e meno chiare a Schifani, è una nuova uscita del Papa a far discutere l'opinione pubblica.
In sostanza il pastore tedesco ha affermato, alle migliaia di giovani accorsi alla "messa preparatoria" in vista della Giornata Mondiale della Gioventù (a cui io preferirei aggiungere Cattolica o dei movimenti "Tutti pazzi per Ratzi"), che il posto fisso non è tutto nella vita, suggerendo di ricercare prima Dio.
Ancora più divertente è sentire Ratzinger fare riferimento alle proprie esperienze giovanili. Peccato abbia tralasciato i suoi trascorsi nella Gioventù Hitleriana.
Il mio suggerimento allora è semplice. Tutti preti!!! Sì..fai tutto insieme senza grossi intoppi..trovi Dio (senza che nessuno possa dirti niente), hai il posto fisso (più vitto e alloggio garantiti dall'8 per mille), fai felice in un sol colpo l'intero establishment clericale e la tua famiglia che ti vede sistemato. La vocazione non è importante. Non è tutto.
Oh pastore pastore, in questo Paese, di cui pare tu non abbia assolutamente il polso se fai questo tipo di affermazioni (a cui poi cerchi di porre rimedio dicendo che il posto fisso è un problema comunque pressante), il lavoro più gratificante per un giovane è dare ripetizioni in nero a qualche figlio di borghesotto, incapace di leggere o scrivere in italiano. Tutti o quasi vengono assunti con contratti che definire fantasiosi è poco. Contratto a chiamata, contratto a progetto co.co.pro. (del quale chi è assunto non sa mai i termini), contratto di collaborazione continuativa co.co.co., contratto a punti (controllano sulla tua tessera Feltrinelli), contratto a meteo (oggi sole lavori, domani pioggia a casa) e altri contratti futuribili da poter ricercare nell'inventiva della Confindustria.
Caro Ratzinger, ci può spiegare come fare a ricercare Dio se non abbiamo la serenità e la tranquillità per farlo? Se vuole facciamo così..ci ospita tutti a Castel Gandolfo, ci fa mangiare e ci fa pensare, senza influenzarci, e noi cerchiamo Dio. A proposito...c'è questo signore grosso che da mesi la sta cercando, dice di chiamarsi Jahvè (presunto figlio di hippie, solo loro danno questi nomi strambi ai figli), pare un po'incazzato. Che faccio? Glielo mando?