giovedì 12 maggio 2011

Batti batti le manine!


E poi dicono che in Italia non c'è più solidarietà! Qualche giorno fa in un'assise di Confindustria, svoltasi in quel di Bergamo, il lampante esempio che speranze per l'umanità ci sono.
E' un giorno di maggio, e tutta la crema dei ricchi imprenditori è riunita. Arriva il signor Espenhanh, amministratore delegato della Thyssenkrupp. Applausi della platea; applausi di vicinanza, per la tragedia umano-giudiziaria che colpisce quest'uomo e alcuni dei suoi sottoposti. Pensate bene, condannati di omicidio volontario per aver causato, per loro stessa negligenza, la morte di 7 lavoratori di Torino nel 2007.
Diceva Pietrangeli “e pensi che ambiente che può venir fuori: non c'è più morale, contessa...” se dei giudici si mettono a sentenziare su degli imprenditori, che in barba alle più elementari norme di sicurezza, uccidono dei miseri operai. Orsù, son dei semplici manovali; vorrà ben valere di più la libertà di un industrialotto qualunque, delle vite di 7 operai. Già dallo stipendio, dovremmo averlo capito; mica l'ad guadagna quanto 7 pulciosi metalmeccanici!
E giù applausi allora; che non si dica, e non si pensi, soprattutto, che si debba essere a norma; le norme son cose da '68; belli miei, son finiti i tempi in cui si poteva rivendicare qualcosa; ve l'abbiam lasciato per qualche anno la possibilità di potervi sentire un po' più borghesi, così giusto per rammollirvi un po'. Vi abbiamo lasciato pensare che, ormai, era tutto assodato, tutto normale. Ma signori miei, il profitto dove lo mettiamo?
Dico, abbiamo difficoltà; c'è la crisi; ho appena parcheggiato la mia Lamborghini fuori, e voi mi venite a fare il pippotto sulla sicurezza sul lavoro? Ma volete, che le aziende estere, come gli amici Thyssen stanno facendo a Terni, smantellino i loro insediamenti, perchè in Italia la magistratura, come dice il nostro collega Silvio B “rossa”, possa fare il buono e il cattivo tempo? Condannarmi, così, a passare anni in carcere per omicidio? Ma è una cosa fuori dal mondo..fosse una giuria di pari a emettere tale sentenza, ancora si potrebbe starci attenti; ma se tutti i miei pari sono d'accordo con me, applaudono quando qualcuno, mistificamente giudicato assassino, fa la sua comparsa a qualche riunione.
La solidarietà di classe, ecco cosa è! Noi sappiamo di essere tutti sulla stessa barca; e tu, operaiuccio di un Paese della Val Brembana, che te la prendi col migrante, tu a che classe appartieni? A nessuna più, è vero! Non hai più dei sindacati; non hai più dei partiti; non hai più nessuno che ti difende, che ti aiuta; non hai pari, c'è solo chi sta peggio di te, e vuol farti le scarpe, e chi sta meglio di te, modello a cui aspiri. Speriamo che continui a pensarla così; io, nel frattempo, mi rilasso e decido che fare di te; che faccio, delocalizzo?

2 commenti:

  1. Senza vergogna applaudono e come un enorme plotone di esecuzione uccidono, per l'ennesima volta,
    quegli operai divorati dal fuoco. Le scuse tardive per quegli applausi sono risultati inutili ma soprattutto indecenti.Hai proprio ragione con la "rimozione" del concetto di classe ora c'è rimasta solo la casta sempre più "solidale" e, quindi, potente.
    Mafalda Quino

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  2. Ho cercato applausi in immagini e la terza era questa e per caso son finita qui.
    Pensa te ;)

    LAlessia

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