sabato 2 aprile 2011

The Mandurian Candidate


Dalle terre, a volte, umanamente desolanti in cui vivo, sto vedendo in questi giorni tutto quello che accade nelle zone che mi hanno visto nascere e crescere, e diventare quello che sono.
Taranto, e più precisamente Manduria, sta subendo l'inadeguatezza del nostro governo. Un territorio che, da sempre, subisce un'assenza dello Stato (se non per l'ingombrante presenza della Marina Militare), manifestatasi con i vari disastri ambientali che, nel silenzio quasi assoluto, stanno colpendo le vite dei miei concittadini. A quest'assenza però, abbiamo saputo reagire solo con un'altra assenza, quella di umanità. Ebbene sì, essendo un popolo sfruttato, ferito e umiliato, abbiamo deciso di condividere forzatamente questi dolori con i migranti africani che nei giorni scorsi sono sbarcati sull'Isola di Lampedusa. Colti da un improvviso (e neanche tanto) attacco di leghismo, quasi desiderosi di non essere da meno di un Gentilini qualunque, alcuni cittadini manduriani hanno dato vita alle ronde. Animali da cortile, neofascisti imbevuti di Primitivo (capisco ora la scelta del nome) e cittadini drogati di televisione e di informazione berlusconiana, hanno preso la palla al balzo e si sono autonominati sceriffi, con il tacito consenso delle forze dell'ordine. Che ci fosse il Far West, ce lo saremmo dovuti aspettare. Però non è tutta Manduria a subire rigurgiti xenofobi, sia chiaro. Il lavoro che molti giovani hanno fatto e stanno facendo per aiutare o documentare quello che accade nella tendopoli è encomiabile e ci fa sperare in un futuro migliore o meno schifoso di quello che ci si prospetta. Sono sinceramente imbarazzato, devo dirla tutta, del comportamento degli sceriffi, che caricano sui loro furgoni bianchi (come dimostra il video realizzato da un bravissimo reporter salentino di TeleRama http://www.youtube.com/watch?v=RMxzN-WB_0E) gli uomini appena catturati. Si perchè è una caccia. Non ci vuole un sociologo per capire che, ormai, è il più debole la vittima delle nostre violenze. Si è solo capaci di abbaiare con le istituzioni, ma quando si tratta di mordere, lo si fa con l'immigrato, col senzatetto o con chi è comunque meno fortunato di noi. Il pericolo è sempre sotto di te, non è mai sopra. Il razzismo è questo, e Manduria ce lo dimostra. Nel disinteresse dei potenti dell'Europa e dell'Italia, si è solo in grado di prendercela coi disperati, che, ricordo per chi fatica quando attacca le sue tiritere xenofobe, vengono nel nostro Paese perchè sono costretti dalle condizioni di povertà o di disagio sociale, proprio come facevano i nostri bisnonni e i nostri nonni che se ne andavano, ad esempio, in Argentina, in Australia o in Germania. Visto che siete talmente drogati di televisione, un po'di Carramba che Sorpresa ve lo dovreste pur ricordare. “DALL'ARGENTINA DOPO 40 ANNI E' QUIIII!” non vi fa tornare in mente proprio niente? E poi, non è che partivano solo i poveracci in cerca di fortuna..prendevano il largo anche i malavitosi (avrete visto anche il Padrino, immagino). L'immigrazione è questa belli miei, caduti dal pero. Non è che noi siamo stati l'esempio fulgido di correttezza nei Paesi che ci hanno ospitato. Vabbè, ma si sa bene che la memoria è corta quando non fa comodo.
La Lega è dentro tutti noi ormai, e forse in noi tarantini, un po'di malsano “padanesimo” c'è sempre stato. Cito insegna, e la colpa è anche nostra, che non siamo riusciti a presentare un modello valido d'alternativa a questo scempio, che fa leva sulle paure primordiali dell'uomo. Forse è davvero arrivato il momento di rimboccarci le maniche, mica “a chiacchiere” come fanno Bersani e il suo Pd, che alla ricerca di una stima internazionale ha appoggiato l'intervento anglo-francese in terra libica. Non possiamo stare a guardare ancora per molto.

6 commenti:

  1. ho tentato di fare capire questa cosa (che anche gli italiani sono immigrati e che il futuro del mondo è questo e che non ci sarà più un "casa tua-casa mia" ma sarà casa di tutti) al tenutario di un garage sotto la torre Velasca che a 40 anni stava ancora con mammà "perchè non trovo una ragazza con cui costruirmi una vita" e faceva pagare il posteggio QUATTRO EURO all'ora...inutile tentativo...il futuro è anche questo e soprattutto questo!

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  2. Non credo che basti rimboccarsi le maniche e tanto meno mettere le mani nella merda,come pensano alcuni, sostenendo che sia l'unico modo per cambiare le cose.Non è così,la merda risucchia!
    Sono arrabbiata come te e la tua disamina dei fatti è molto interessante.
    Per me il cambiamento oggi può avvenire solo nella nostra presa di coscienza della mancanza assoluta di una classe politica degna di questo nome. Credo che solo questa consapevolezza ci porterà a compiere i 100 passi indispensabili per la ricostruzione culturale di questo paese.
    Mafalda

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  3. ben detto...
    e grazie per il "bravissimo reporter", troppo onore :)
    danilo lupo

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  4. Grazie mille danilo per il commento. Secondo me hai fatto un gran bel dossier sulla questione..e da bravissimo giornalista, hai dato l'immagine di quello che sta accadendo...visto gli ultimi tempi, è merce molto rara

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  5. Bravo Andrea. Il tuo articolo è un ottimo spaccato socio-politico della realtà a Manduria che in questi giorni appare incapace di mostrare il pieno riconoscimento della reciproca umanità nei confronti dei profughi magrebini. Aver assistito a manifestazioni di odio razziale nei confronti dei migranti Nord Africani, mi rende ancor più tristemente consapevole di quanto la cultura berlusconiana e leghista sia sedimentata nel background culturale di un sud Italia che in realtà è la prima vittima di quelle istanze e ideologie fortemente promosse dalla destra. Il problema del razzismo risiede anche e SOPRATTUTTO nelle motivazioni della crisi economica globale, nella "COMODITà" per gli stati occidentali di non sviluppare un welfare e delle misure efficaci in materia di integrazione multiculturale, perchè troppo costose economicamente, negando tutela ai richiedenti asilo, ad individui che scappano dalla fame e dalla guerra. In più quante volte abbiamo assistito al tentativo dei leader politici, nello scorso autunno di crisi, di far pagare agli immigrati extracomunitari le conseguenze della crisi, rendendoli il capro espiatorio assieme a precari e noi studenti delle lore scellerate politiche dei tagli al welfare!!!!! Cmq credo che il tuo articolo sia una perfetta lente d'ingrandimento della realtà giù! bravo amico mio.

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