domenica 28 novembre 2010
Il Paese è con me
Frase del Ministro (sob!) della Pubblica Istruzione e dell'Università, Maria Stella Gelmini.
Sinceramente, se vogliamo fare un'analisi delle immagini arrivate dalle varie città, proprio tutta questa condivisione non c'è. Assalto a Palazzo Madama, occupazione della Torre di Pisa e del Colosseo ed altre gesta eclatanti che fanno di questa protesta un motivo di grande orgoglio e di grande speranza.
Farebbe ridere a crepapelle pensare a manifestazioni pro-Gelmini. I suoi fan cosa potrebbero fare? Occupare il Billionaire o l'Hollywood, sorseggiando un bel Mojito? Beh si, sicuramente stili e pensieri di Paese futuribile diversi. Da una parte bimbetti fighetti o aspiranti tali che si accalcano per un autografo di Corona o per una foto con l'ultima uscita del Grande Fratello, dall'altra un'Italia di studenti e giovani ricercatori che lotta per il proprio futuro. Chiaro, non pensare costa poco, quasi nulla. Limitarsi a parlare di discoteca, di ragazzi/e e dell'ultimo pezzo del mio “amato” David Guetta, come si sa, non aiuta la vitalità dei neuroni.
E' forse questo il Paese che Maria Stella citava? Questo Paese è con lei. Ma, probabilmente, anche l'Italia delle scuole private è con lei. Stanziati, quasi raddoppiati, i finanziamenti; ci si prepara a recuperare il sostegno della Chiesa Cattolica, che come ben si sa, possiede la stragrande maggioranza degli istituti scolastici ed universitari non pubblici. E le Università statali? E le scuole??? C'è crisi economica, dobbiamo risparmiare. Tagliamo il pubblico e diamo al privato, che povero come è, di certo non riesce a reggere all'impatto del mercato. La Chiesa, vessata dalle tasse inique e pesanti che lo Stato italiano ogni giorno le impone (l'Ici ad esempio, o forse no), ha bisogno di questi finanziamenti raddoppiati. Tutto questo è ridicolo, come è ridicolo vedere la colletta alimentare organizzata questo sabato dalla Compagnia delle Opere, braccio armato ed economico di Comunione e Liberazione. Come già detto ad un mio caro amico focolarino, è come se gli Stati Uniti chiedessero soldi all'Uganda per aiutare il Botswana.
E' l'Italia in cui il più grande partito di “sinistra”, e quindi quello che “dovrebbe” essere più vicino agli operai, vorrebbe puntare su Montezemolo per riconquistare il governo del Paese. Come se in una partita di calcio una squadra decidesse di mettere in porta il centravanti avversario. Ma potreste mai immaginare voi Berlinguer o Togliatti che chiedono ad uno della famiglia Agnelli di candidarsi per il Pci?
Risulta sempre più inequivocabile la svolta populista che il nostro Paese sta prendendo. A sinistra, come si è visto, non si sa più a chi affidarsi e si facilita la nascita di mostri dall'applauso e dalla fascinazione facile, che ci indorano la pillola ma che dei principi economici e sociali della nostra cultura non sanno che farsene. Sembriamo allo sbando, quasi incapaci di reagire, sotto la neve infreddoliti ed agonizzanti. Ma poi accendi la tv, vedi le immagini degli studenti in rivolta, e la speranza si riaccende. La rabbia sopita, poi, ci pensa anche un semplice Fede qualunque a risvegliarla. Emilio, my lovely and sweet Emilio, il Paese pian piano pare ridestarsi dal letargo in cui tu e i tuoi colleghi fidi lacchè l'avete sprofondato. Non ci saranno mazzate che tengano. Non ci saranno cariche che possano fermare questi sentimenti. Costernati, caro mio, ma prima o poi doveva finire.
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L'unica parte del paese che è con MaryStar è costituita dai beoti che non sanno nemmeno cosa sia la l.133 o il d.lgs 1905. Non necessariamente si tratta di discotecari e perditempo ... purtroppo molte persone intelligenti finiscono per non interessarsi a cose importanti come la riforma. Spesso mi ritrovo a parlare con gente che mi chiede cosa stia accadendo, cadono dalle nuovole, e mi dicono "ma come mai?", rimangono indignati 5 minuti .. ma alla fine se gli dici di andare a manifestare non vengono, e sai perchè? Perchè ormai c'è questa mentalità del "tanto non serve a niente", si parte sconfitti insomma.
RispondiEliminaQuindi ci sono due categorie di persone:
- I deficienti e superficiali
- Gli intelligenti che colgono il problema, ma ritengono che protestare e manifestare non serva a nulla.
Ma insomma ... i nostri genitori l'avranno vissuto si o no il '68? Non hanno insegnato nulla a questi ragazzi?
Neanche i libri di storia leggono più .. perchè se li leggesso sul serio si accorgerebbero che, ogni volta che c'è stata una qualsiasi ingiustizia, c'è sempre stato un popolo in rivolta che ha combattuto e ottenuto ciò che voleva.
E vai! Mio caro ragazzo anche questa volta hai descritto degli avvenimenti usando la testa e il cuore.
RispondiEliminaCiao
Paola
I fatti, peraltro pietosi, che hanno coinvolto noti esponenti del governo, in primis il nostro amato premier, dimostrano quanto il sistema non rivolga in alcun modo lo sguardo ai contenuti,all'onestà e alla morale. Scelte in direzione della cultura, della valorizzazione delle professionalità, degli incentivi rivolti ai ricercatori sembrano privilegi riservati ad altri paesi da altri leader più lungimiranti. Da noi prevale il ridicolo, facce ingessate da sorrisi insultanti e patetiche rassicurazioni. il tutto volto alla conservazione dei posti di comando per coloro che non si vogliono sentir scippare la poltrona da sotto il culo. Ma un sistema capace di sciupare la cultura, far trasmigrare cervelli ed eccellenze, deturpare le professionalità appiattendole e stipandole in miserabili call center, in grado di far sgretolare persino preziosi siti archeologici all'ombra dell'inettitudine e dell'inadempienza è un un sistema fallito. Il nostro è un Paese fallito e risibile. Resta solo la nostra voce finchè ne avremo una....e tu Andrè ne hai davvero bella....Paola
RispondiEliminaAh...dopo un simile commento...molto incoraggiante, sento la necessità di ricordare un pezzo del faber, unico antidoto alla depressione.
RispondiEliminaEra il 1973, di maggio...
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
ciao, gigi